RESTAURO MONUMENTALE
Restauro Chiese, Ville, Palazzi e Castelli
CASTELLI SCALIGERI E COEVI
EDIFICI DI CULTO - CHIESE
- CAVAZZALE (VI) S. Matteo Apostolo
- VICENZA Cripta S. Caterina
- VICENZA S. Caterina
- VICENZA S. Caterina in Porto
- VICENZA S Lucia
- ARSIERO (VI) S. Maria Angiadura
- VICENZA S Chiara
- ARZIGNANO (VI) SS. Sebastiano e Rocco
- VICENZA S. Maria Regina della Pace
- VICENZA ABBAZIA DI S. AGOSTINO
VILLE E PALAZZI
NUOVO IMPIANTO
EDILIZIA ALBERGHIERA
EDILIZIA COMMERCIALE
RESIDENZIALE
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LAVORI IN CORSO
RESTAURO MONUMENTALE
NUOVO IMPIANTO
RESTAURO MONUMENTALE - REALIZZAZIONI
CHIESA DI S. MATTEO APOSTOLO IN CAVAZZALE (VI) - sec. XIX
Restauro conservativo, consolidamento statico ed adeguamento impiantistico.
COMMITTENTE: Parrocchia dI S. Matteo Apostolo in Cavazzale (VI)
PERIODIO DELLA PRESTAZIONE: 2000-2005
La Chiesa sorta nel XV secolo con la dedicazione a San Matteo Apostolo ed Evangelista, è il frutto di successive trasformazioni risalenti all’Ottocento e ai primi Novecento, rese possibili grazie all’iniziativa dei Parroci che si sono succeduti e al generoso contributo popolare. Attualmente mostra un assetto neopalladiano e di rigorosa ortodossia neoclassica.
La Chiesa parrocchiale presentava segni evidenti di grave degrado che riguardavano pressoché tutte le strutture principali, esterne ed interne, e in particolare preoccupava lo stato conservativo del controsoffitto a volta della navata. Sui paramenti murari, erano evidenti stacchi di intonaci anche di notevoli dimensioni, con presenza di muffe diffuse, causati dall’umidità da risalita, da infiltrazioni di acque meteoriche dalla copertura e da gravi problemi statici. Inoltre presentava spessi depositi di polvere e smog, caratterizzati da decoesione e disgregazione dei materiali con fenomeni di esfoliazione profonda e stacco di frammenti. Erano visibili inoltre, sia all’interno che all’esterno della Chiesa, numerose ed estese fessurazioni verticali, dovute a cedimenti statici a livello di fondazioni. Si rilevava un cedimento statico e strutturale del controsoffitto a volta che copre la navata della chiesa. A seguito di perizie statiche, eseguite da specialisti, e approfondite analisi preliminari all’intervento, è emerso il sottodimensionamento della struttura portante in capriate rispetto agli standard attuali di sicurezza. Si è rilevato inoltre che il cedimento della volta era legato in parte al grave stato di degrado di tutta la carpenteria lignea che costituisce la struttura di sostegno del controsoffitto, e in parte a negligenza nell’esecuzione dei lavori di rifacimento delle capriate principali del tetto, eseguiti quindici anni fa, nei quali furono inopportunamente interrotti e tagliati alcuni dei correnti delle capriate secondarie che, oltre a rendere solidale la struttura, funzionavano come elementi di sostegno del controsoffitto.
L’intervento di restauro in primo luogo ha comportato il restauro della carpenteria in legno della copertura, che dalla campagna di indagini conoscitive, risultava sottodimensionata ma in buono stato conservativo. L’intervento realizzato ha permesso il recupero integrale delle strutture e di attuare un sistema di irrigidimento adeguato a contenere i carichi e le spinte gravanti sulla copertura stessa. E’ stato poi realizzato il restauro del controsoffitto in malta e arelle che presentava fessurazioni, deformazioni e lesioni da progressivo cedimento, indotto dalla mancanza dei sostegni di ancoraggio alle capriate originarie. Con alcuni sapienti interventi è stato possibile salvare il sistema strutturale, da poco sostituito evitando in ulteriore costosissimo intervento alla Comunità parrocchiale e garantendo i requisiti statici di legge. Il progetto infatti ha previsto di agire su ogni punto critico trovando la soluzione ottimale e utilizzando metodologie di tipo tradizionale secondo le direttive della competente Soprintendenza B.A.P..
La Chiesa di Cavazzale è stata una delle prime chiese antiche del Veneto ad avere un impianto di microclimatizzazione estiva-invernale. L’impianto cioè, oltre a garantire il riscaldamento degli ambienti durante il periodo invernale, ne garantisce il “raffrescamento” nei mesi più caldi, controllando nel contempo l’umidità dell’aria. Con soluzioni non invasive, attraverso il piano sottotetto della nuova Penitenzieria e sfruttando le specchiature esistenti sopra la trabeazione interna della Chiesa, è stata migliorata la distribuzione del flusso dell’aria sia in mandata all’interno della navata, che in ripresa: in questo caso le griglie sono state posizionate in un plenum, in corrispondenza delle porte di accesso alla nuova Penitenzieria. Grazie alle nuovissime tecnologie applicate, l’impianto è caratterizzato anche da una straordinaria silenziosità, requisito fondamentale in una Chiesa, per non disturbare il raccoglimento dei fedeli. In risposta ad un’esigenza diffusa da tempo tra la popolazione, verificata l’esistenza, nell’ambito della Parrocchia di buona parte dei manufatti e dei frammenti del fastigio in pietra tenera di Vicenza con colonne in marmo sovrastante l’altare maggiore settecentesco, si è proceduto ad una ricomposizione dell’altare stesso secondo il disegno originario, con parziali e limitate integrazioni ove necessario e in conformità all’esistente. Un altro intervento ha riguardato la realizzazione della nuova Penitenzieria, che si configura come un ampliamento della Parrocchiale, con un armonioso volume porticato di dimensioni contenute, addossato al lato settentrionale della Chiesa. I nuovi confessionali, organizzati a due a due, sono accessibili dall’interno della navata, attraverso due porte ottenute aprendo parzialmente la sola parete di fondo dei preesistenti confessionali in legno, di pregevole fattura tradizionale, che hanno così mantenuto intatta la loro collocazione in nicchia, la loro integrità formale e, con essa, il loro valore semantico. In tal modo la spazialità interna della Chiesa, e le sue caratteristiche architettoniche e stilistiche, non sono state minimamente alterate, in quanto quelli, che per secoli sono stati “i confessionali” angusti della tradizione, diventano, nella parete settentrionale, altrettante porte aperte, “gate” che introducono ai nuovi confessionali, affacciati sul porticato, concepiti come ambienti riservati e insonorizzati, dove vengano favoriti il dialogo, il raccoglimento e la preghiera. Una saletta mansardata al piano superiore, anch’essa affacciata sul portico, ospita a soffitto le canalizzazioni di mandata dell’impianto di climatizzazione, ed è a disposizione come ambiente pluriuso. Recentemente è stata completata la sistemazione del sagrato e degli spazi di pertinenza della Chiesa, con il riordino della rete fognaria e dei sottoservizi, il rivestimento della scalinata, la nuova pavimentazione in porfido e marmo di Verona, la rimozione delle barriere architettoniche e la protezione lungo il marciapiede con dissuasori di sosta in ghisa. Infine è stata ripristinata una elegante cancellata in ferro battuto alla sommità della gradinata.