RESTAURO MONUMENTALE - REALIZZAZIONI

VILLA CAMPELLO IN CAMPOSAMPIERO (PD) - sec. XIX


Restauro conservativo, consolidamento statico e adeguamento impiantistico.

Direzione Lavori e Coordinamento Sicurezza.

COMMITTENTE: Comune di Camposampiero (PD), Piazza Castello n. 35.
PERIODO DELLA PRESTAZIONE: 2007-2009

listaSTATO DI CONSERVAZIONE     listaPROGETTO     listaCANTIERE     listaLAVORO ULTIMATO

Villa Campello è sede della Biblioteca comunale di Camposampiero, in provincia di Padova. L’edificio ottocentesco, con annessa barchessa e brolo, si trova nei pressi del centro storico del paese, e per tale ragione, oltre che per le sue caratteristiche spaziali e funzionali, si presta ad essere utilizzata anche come sede di associazioni cittadine e di eventi e manifestazioni culturali locali.
Il corpo padronale, di tre piani fuori terra, è caratterizzato da un impianto a base regolare, con struttura semplice e simmetrica, e all’esterno presenta un aspetto lineare in stile sobrio: i prospetti sono decorati unicamente dalle balaustre in ghisa dei balconi e da ininterrotte fasce marcapiano. La barchessa, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, presenta un impianto caratteristico rurale e si abbassa di un piano rispetto al corpo padronale. La facciata è suddivisa simmetricamente in una parte centrale porticata e in due corpi laterali che riprendono lo stile sobrio dei prospetti ottocenteschi. Affiancato alla barchessa, a completamento del complesso, è presente un rustico di dimensioni ridotte.
All’interno del corpo principale gli ambienti si articolano attorno ad un ampio salone passante centrale, di rappresentanza, mentre gli ambienti della barchessa sono organizzati in relazione all’ingresso principale costituito da un passaggio trasversale che collega il fronte su strada all’ampio giardino interno adibito a parco pubblico.

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STATO DI CONSERVAZIONE

Lo stato di conservazione del complesso si presentava diversificato per quello che riguardava il corpo padronale ed i suoi annessi rustici. In particolare la Villa risultava meglio conservata, mentre la barchessa presentava notevoli problemi anche di natura statica che necessitavano di urgenti interventi di messa in sicurezza. Il rustico affiancato alla barchessa presentava lo stato di degrado maggiore, con parti pericolanti o interamente crollate.
L’intero impianto era interessato da un diffuso degrado causato dall’umidità sia di risalita che dovuta ad infiltrazioni di acqua meteorica. La struttura, dal punto di vista statico, risultava compromessa e non più idonea alle destinazioni d’uso previste, mentre gli infissi necessitavano dell’adeguamento e messa in sicurezza, così come gli impianti elettrico e idro-termo-sanitario.
Rispetto allo stato di fatto era necessaria inoltre, un’attenta analisi del livello di accessibilità del complesso, sia per quanto riguardava il superamento delle barriere architettoniche che per quanto riguardava l’accessibilità ai vari ambienti del complesso.

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PROGETTO

L’intervento proposto mirava al mantenimento e al recupero del costruito con l’eliminazione degli apporti recenti in termini di materiali e forme, gli uni incompatibili con le caratteristiche storico-costruttive, le altre per inadeguatezza funzionale ed estetica.
Le destinazioni d’uso indicate dall’Amministrazione Comunale confermavano per il corpo padronale l’assegnazione a biblioteca, con ampliamento in alcuni locali della barchessa, mentre nella restante parte e nel rustico annesso erano previste le sedi di associazioni e un bar-ristoro al servizio delle varie utenze.
Nel corso dell’esecuzione dei lavori previsti, si sono evidenziate situazioni tali da rendere necessario l’adattamento in corso d’opera di alcune previsioni progettuali, con interventi finalizzati al miglioramento dell’opera e delle sue funzionalità.
In particolare, le lavorazioni di demolizione dei controsoffitti, delle pavimentazioni e degli intonaci hanno evidenziato un degrado diffuso, maggiore di quello definito in fase progettuale, soprattutto per quanto riguardava le strutture portanti del complesso. Per tale motivo gli interventi realizzati, previe specifiche valutazioni statiche, hanno compreso un’adeguata integrazione della struttura lignea di copertura, oltre che degli orizzontamenti, al fine di garantire la praticabilità in sicurezza degli ambienti e la portanza richiesta per i carichi di esercizio previsti. Le murature, una volta rimossi gli strati di finitura, hanno presentato diverse patologie di degrado, che comprendevano pericolose sconnessioni e lesioni di tipo passante. Si è dovuti ricorrere quindi ad interventi per ripristinare la continuità strutturale dell’apparato portante, anche in funzione dell’adeguamento antisismico della struttura, oltre che all’esecuzione di opere di fondazione o sottofondazione drenanti.
Le opere di consolidamento statico sono state accompagnate, in corso d’opera, da interventi finalizzati al miglioramento dei collegamenti verticali (scale ed impianti elevatori) e all’adeguamento delle pavimentazioni e dei serramenti esistenti, sia dal punto di vista funzionale che riguardo ai materiali utilizzati, al fine di ottenere i rispettivi requisiti richiesti in funzione dell’utilizzo degli ambienti. Inoltre è stato eseguito il ripasso del manto di copertura, per garantire un’adeguata impermeabilizzazione, e sono stati realizzati specifici interventi con l’obiettivo di risanare le murature dall’umidità di risalita.

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CANTIERE

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LAVORO ULTIMATO

L’intervento è stato eseguito con il fine principale di rispondere alle esigenze di manutenzione e gestione dell’opera, in particolare per la tipologia dei materiali scelti nelle lavorazioni di restauro e per garantire la sicura fruibilità dei percorsi nel raggiungimento di tutti i locali. Obiettivo primario: il rispetto degli standard normativi in materia di sicurezza poiché le destinazioni d’uso previste comportavano un utilizzo prettamente pubblico del complesso.
Particolare attenzione è stata riservata all’adeguamento degli impianti, alla loro collocazione ed integrazione all’interno della struttura esistente: al fine di rispettare il manufatto e di non indebolire le strutture murarie, le tracce per gli impianti di nuova esecuzione sono state inserite, ove possibile, all’interno di quelle esistenti e, ove necessario, sono stati realizzati appositi cavedi in cartongesso esterni alle murature o velette porta impianti a livello dei solai.
Elementi funzionali architettonici di maggior rilievo, sono i nuovi corpi scale, realizzati in pietra Giallo d’Istria con interposta guaina in neoprene al fine di garantire l’attenuazione del rumore generato dal calpestio sulla struttura portante e i due corpi elevatori in cristallo, inseriti per garantire l’accessibilità a tutti i livelli anche ai diversamente abili.
I nuovi tramezzi, realizzati in pannelli prefabbricati in truciolato di legno e magnesite, assicurano spessori contenuti ed una buona afonicità, oltre che il rispetto degli standard previsti in materia antincendio. La stessa cura contro il propagarsi di rumorosità è stata posta scegliendo intonaci fonoassorbenti, pavimenti galleggianti ed infissi, anche in recupero, con vetri stratificati.
Dal punto di vista antisismico, oltre gli interventi di consolidamento statico per ristabilire un adeguato ammorsamento degli elementi portanti strutturali, sono stati dimensionati e posti in opera tiranti metallici con capochiave a vista di tipo tradizionale per garantire un comportamento sincrono delle pareti della barchessa, ed evitare pericolosi ribaltamenti in caso di sisma.

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