RESTAURO MONUMENTALE - REALIZZAZIONI

CENTRO RICREATIVO E SOCIO CULTURALE PARROCCHIALE IN CASTELLO DI ARZIGNANO (VI) - secc. XVI - XVII


Restauro conservativo, consolidamento statico e adeguamento funzionale impiantistico.

Progettazione, Direzione Lavori e Coordinamento Sicurezza.

COMMITTENTE: Parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria in Castello di Arzignano (VI), Piazza della Vittoria.
PERIODO DELLA PRESTAZIONE: 2004-2007

listaSTATO DI CONSERVAZIONE     listaPROGETTO     listaCANTIERE     listaLAVORO ULTIMATO

Il Centro ricreativo e socio-culturale parrocchiale “Don Francesco Zamperetti” si inserisce nel prestigioso complesso murato scaligero del Castello di Arzignano. Fu costruito certamente entro lo scorcio del XVI secolo o al più ai primissimi anni del secolo successivo, come si evince dalla mappa del Roccatagliata del 4 settembre 1618 nella quale la facciata si presenta già con una fisionomia molto prossima a quella attuale. Assieme alle costruzioni adiacenti già a questa data risulta appartenente al clero della Parrocchia di S. Maria di Castello: si tratta di una serie di costruzioni allineate lungo la strada pubblica e dotate di ampi broli, estesi verso nord fino alle mura scaligere. Ancora oggi annessa all’edificio vi è un’ampia porzione di terreno, configurata a corte e limitata dalla imponente cortina murata medioevale, della quale fa parte anche la torre, originariamente “scudata” cioè aperta sul lato interno.
Purtroppo qualche decennio fa la corte è stata gravemente deturpata dalla costruzione di alcuni edifici annessi, assai poco rispettosi del carattere suggestivo del luogo, mentre la torre, ancora perfettamente individuata nella sua tipologia, è stata adibita a vari usi impropri. La proprietà è sempre rimasta in uso “ab immemorabili” alla parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria che nel corso del tempo vi ha insediato numerose attività comunitarie in ambito religioso, culturale, ricreativo e associazionistico (Circolo MCL); l’edificio è diventato un punto di riferimento indispensabile soprattutto per i giovani, gli anziani e gli attivisti della parrocchia.
In particolare nel complesso hanno sede alcune sale per riunioni e attività culturali promosse dalla Parrocchia; un circolo ricreativo parrocchiale con sala bar (Circolo MCL), alcuni spazi di ritrovo e socializzazione per gli anziani e una sala di attività ludiche e d’animazione per ragazzi.
Per venire incontro alle esigenze della Parrocchia, interessata al recupero funzionale dell’immobile, e per ridare al complesso l’immagine decorosa che gli compete, è stato pertanto predisposto un progetto complessivo di consolidamento statico e recupero ambientale.

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STATO DI CONSERVAZIONE

Allo stato di fatto purtroppo si registrava una situazione generale di avanzato degrado dal punto di vista strutturale e degli intonaci interni ed esterni, dal momento che l’immobile, nonostante la sua importanza, non era mai stato oggetto di apprezzabili interventi manutentivi.
In particolare la carpenteria lignea della copertura presentava vistosi fenomeni di marcescenza e deterioramento a causa delle continue infiltrazioni di acqua meteoriche attraverso le numerose sconnessioni del manto di copertura. Anche le travi in legno dei solai originali manifestavano fenomeni flessionali e un deterioramento nelle testate inserite nella muratura.
Sia all’interno che all’esterno fenomeni di fessurazione, dovuti a dissesti statici e di deterioramento degli intonaci dovuti all’umidità di risalita, erano evidenti in vari punti delle murature.
Il tratto della cinta muraria trecentesca di pertinenza, compresa la torre, costruita con una struttura a sacco, presentava vistose sconnessioni del paramento esterno in pietra di basalto e cocci di mattone, dovute sia al dilavamento e quindi all’erosione, sia all’infestazione della vegetazione superiore.

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PROGETTO

Dall’analisi dello stato di fatto, il progetto ha previsto delle scelte operative che hanno avuto valore innovativo sotto il profilo dell’ampliamento delle numerose attività ricreative, culturali e pastorali che vi potranno essere ospitate, per lo svolgimento delle quali nuovi spazi erano infatti da tempo ritenuti indispensabili.
Si è inteso così realizzare un Centro Ricreativo e Socio-Culturale in grado di rispondere alle esigenze espresse da tempo dalla cittadinanza.
Gli interventi hanno riguardato innanzi tutto il consolidamento statico e recupero strutturale della struttura lignea della copertura e dei solai, alterati a causa delle continue infiltrazioni d’acqua di origine meteorica. In particolare sono stati realizzati interventi di restauro conservativo e adeguamento delle strutture ai nuovi carichi di esercizio, in base alle destinazioni d’uso.
Si è poi proceduto al consolidamento statico delle pareti esterne, con un intervento generale di consolidamento e ripristino della continuità strutturale muraria mediante le tecniche del scuci-cuci in corrispondenza delle fessurazioni verticali passanti nelle murature e con particolare riguardo al fissaggio e all’aggrappo delle parti intonacate che sono state consolidate per ridare al materiale degradato maggiore compattezza.
Sulle aree maggiormente degradate, ove non è risultato possibile salvare gli intonaci con iniezioni consolidanti, è stata prevista la rimozione degli stessi ed il trattamento con prodotti deumidificanti prima del rifacimento degli intonaci stessi. Particolare cura è stata rivolta nella facciata su strada alla rimozione degli intonaci in malta cementizia, poco opportunamente realizzati in anni recenti, nel tentativo di arrestare il degrado delle murature dovuto all’umidità di risalita.
Un importante intervento ha riguardato il consolidamento del tratto di cinta muraria e della torre mediante interventi di stilatura e ricucitura dei paramenti murari in pietra scura basaltica e mattoni eseguiti con malta di calce e inerti in conformità all’esistente e protezione del dorso sommitale della muratura con stuccature a base di calce, il tutto previa rimozione e disinfestazione dalla vegetazione che, cresciuta sull’apparato murario, ha causato fenomeni di decoesione e fessurazione.

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CANTIERE

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LAVORO ULTIMATO

Oltre al restauro conservativo e all’adeguamento impiantistico e funzionale dell’intero complesso monumentale, l’intervento ha riguardato il completo recupero ambientale, nel rispetto dei piani comunali vigente, anche della recente grande sala polifunzionale e delle mura stesse.
Queste sono infatti state liberate dalla superfetazioni addossate nel tempo e restituite alla loro integrità originaria, con il restauro e il ripristino filologico del cammino di ronda e del poderoso torrione.
In particolare l’intervento ha previsto ad alcune modifiche di carattere estetico dei volumi che intorno alla fine degli anni cinquanta si sono venuti ad aggiungere ai manufatti storici e consolidati, e che d’altra parte sono diventati spazi indispensabili di supporto delle strutture stesse.
In particolare lo spazio ricavato nella corte, adibito a sala riunioni, è stato sostituito da un volume con elementi architettonici di tipo tradizionale, più consoni e rispettanti la storicità dell’immobile adiacente. È stato progettato e realizzato un vano porticato, in pilastri in mattoni e mensoloni lignei sagomati, che sorreggono una struttura di copertura con andamento ad un’unica falda - in luogo dell’attuale tetto piano praticabile. Serramenti di tipo tradizionale in vetro e legno, tamponano le superfici verticali tra pilastro e pilastro.
Contestualmente si è proceduto alla demolizione del portico costruito a ridosso delle mura alla fine degli anni settanta, come ricovero di attrezzi: edificio che pregiudicava gravemente la visibilità del bellissimo paramento murario in pietra di basalto della cinta medioevale scaligera; nella torre, anch’essa ridotta a deposito. Grazie alla presenza di tracce certe e probanti, si è potuto procedere al ripristino dell’originario solaio in legno della torre, protetto da un parapetto in legno, accessibile mediante una scaletta in legno di semplice fattura, del tipo “alla mugnaia”.
Il progetto ha previsto inoltre, data l’apertura al pubblico degli immobili, l’eliminazione delle barriere architettoniche mediante istallazione di servoscala e la realizzazione di una rampa in pendenza con caratteristiche di provvisorietà, realizzata in elementi metallici.
Il complesso monumentale, a seguito dell’intervento, si presenta in tutta la sua suggestiva bellezza, pronto ad accogliere, come “Casa Parrocchiale” la vita associativa e gli eventi culturali della Comunità. Oltre alla grande sala riunioni, per oltre 150 persone, varie sale su tre piani potranno ospitare gruppi di volontariato, associazioni e attività didattiche. Un piccolo servizio bar e ristoro sarà a disposizione al piano terra, dotato anche di angolo cottura per eventi conviviali.
All’interno del borgo di Castello questo intervento, rappresenta una significativa autentica “restituzione” alla collettività, non solo di un bene prezioso in sé, ma anche della sua ambientazione nel contesto, quasi una strada aperta su una cultura del recupero che ancora attende di essere percorsa.

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