RESTAURO MONUMENTALE - REALIZZAZIONI

EX TINAIA DI VILLA FABRIS IN THIENE (VI) - sec. XVIII


Restauro e adeguamento impiantistico-funzionale.

Progettazione, Direzione Lavori e Coordinamento Sicurezza.

COMMITTENTE: Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza (VI), Via E. Fermi.
PERIODO DELLA PRESTAZIONE: 2003-2004

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Villa Fabris di Thiene è stato oggetto dal 1998 di un importante intervento di restauro e adeguamento funzionale al fine di restituire l’immagine globale di un monumento del passato che, attraverso il recupero dell’integrità formale, costruttiva e del contesto ambientale, diventa una risorsa da destinare alle attività del futuro. Nel caso di Villa Fabris la struttura della villa è risultata idonea e funzionale alla realizzazione della Scuola, una vera e propria “università del restauro”, con ridestinazione d’uso di rilievo non solo locale, ma addirittura internazionale. Gli ambienti settecenteschi della villa, infatti, ospiteranno la “Scuola internazionale dell’artigianato dell’edilizia storica e conservazione dei materiali della tradizione costruttiva”.

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STATO DI CONSERVAZIONE

Villa Fabris rappresenta un prestigioso complesso monumentale, inserito nel contesto storico di Thiene e al contempo al centro di una grande area verde, un parco unico e vitale per la città.
Dopo il Castello Colleoni rappresenta il monumento più importante della città.
L’insieme della Villa e degli annessi comprendeva un Corpo padronale (“Casino grande di abitazione”), le due ali laterali lungo la strada anticamente detta “del Bosco”, ribattezzata Via Trieste nel 1921, e da due barchesse, di cui quella ad est ad uso di scuderia, e l’altra adibita a legnaia; alle spalle della Villa si apriva il parco, allora coltivato a frutteto, mentre il terreno ad est era sfruttato come brolo con vigneti e gelsi, o “morari”. Dopo l’acquisto, i Chilesotti modificarono alcune strutture, ampliando e abbellendo i prospetti, sistemando il parco “all’italiana”, costruendo la barchessa sul lato ovest analoga a quella sul lato opposto, e realizzando nei primi decenni dell’800 l’esedra di fronte alla facciata.
Altre lievi modifiche vennero apportate nel corso del secolo fino a che, all’inizio del ’900, la proprietà venne rilevata dalla famiglia Fabris, che vi operò ulteriori aggiunte; un porticato a prolungamento della barchessa ovest, la costruzione della serra Liberty addossata alla barchessa est e il raddoppio del volume della stessa barchessa est, per esigenze abitative e produttive (i Fabris erano infatti noti distillatori di brandy, e la barchessa divenne pertanto una “tinaia”).
Dopo la guerra, nel 1945, la fam. Fabris edificò la chiesetta in stile alpino nel parco. I Fabris lasciarono la Villa nel 1984, e nel 1987 il complesso divenne di proprietà del Comune.

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PROGETTO

Il progetto di completamento del recupero di Villa Fabris ha riguardato quindi un organico programma di restauro dell’intero complesso monumentale - da realizzare per stralci funzionali, a partire dalla cosiddetta Tinaia – che comprende da un lato l’individuazione di compatibili e adeguate destinazione d’uso in grado di garantire nel tempo la conservazione e la valorizzazione del monumento, dall’altro il recupero di tutto il contesto ambientale e territoriale di pertinenza, attraverso la riproposizione della specifica architettura del paesaggio, che parte integrante del “costruito”, e la realizzazione di un idoneo sistema di percorsi, funzionali alla fruizione degli spazi e alla loro conservazione.
Si è in tal modo proposto un intervento di restauro, non fine a sé stesso, ma in grado di restituire il più possibile l’integrità di un’immagine globale del monumento, attraverso il recupero della sua integrità formale e costruttiva, ma anche di un idoneo “contenuto”, in un adeguato contesto ambientale; in grado quindi di trasformare il patrimonio monumentale in “risorsa”.

 
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CANTIERE

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LAVORO ULTIMATO

Il Comune ha intrapreso un programma generale di recupero del complesso, stipulando con l’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, nel 2000, una convenzione che concede in uso gratuito a quest’ultima, per un periodo di 25 anni, l’utilizzo del complesso monumentale di Villa Fabris. L’Associazione di categoria si impegnò a ottenere i permessi necessari all’utilizzo dell’immobile e a garantire tutti i necessari interventi conservativi e di adeguamento funzionale dell’edificio. Il progetto, approvato dalla competente Soprintendenza, prevede un organico programma di restauro dell’intero complesso: restauro e adeguamento impiantistico-funzionale delle ali est e ovest, della barchessa di Via Gorizia, dell’ex tinaia e delle facciate, la sistemazione del parco e delle mura di recinzione, il restauro dell’esedra e della cappella gentilizia, oltre al restauro conservativo delle facciate esterne e dei pregevoli apparati decorativi ad affresco e a tempera del corpo padronale.
Il primo stralcio dei lavori ha interessato i tre piani dell’ex tinaia e si è concluso all’inizio del dicembre 2004.
Una complessa campagna di indagini storiche, d’archivio e rilievi critici, in loco, condotti anche attraverso scavi e verifiche e ricerche puntuali delle tracce di preesistenti strutture ha portato a vere e proprie scoperte, sulla scorta delle quali sono state documentate e suffragate le proposte progettuali di ripristino filologico delle originarie forometrie, delle tipologie compositive di facciata e del porticato originario, del quale sopravvivevano solo alcune colonne, in parte ricostruite in posizione abbinata.
L’intervento ha previsto la rimozione degli intonaci gravemente danneggiati, il consolidamento e il risanamento delle murature originali, la realizzazione di nuove partizioni, il ripristino delle scale di collegamento, la posa di pavimentazioni, l’installazione di adeguati impianti di climatizzazione e di servizi igienici al fine di creare idonei spazi per laboratori di restauro specializzati.
Il complesso, anche grazie a questo primo intervento, viene così a riacquistare l’originario respiro monumentale e la sua unitarietà, che si presentavano compromessi anche da recenti interventi in contrasto con l’ambiente.

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